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VA.R. AMBIENTE

V.AR. AMBIENTE fornisce diverse soluzioni all’amministratore che intende affrontare gli obblighi a cui è soggetto, al fine di verificare le effettive condizioni dell’acqua che utilizzano i condomini, la valutazione del rischio da amianto e la valutazione del rischio da legionellosi.

CONDIZIONI DELL’ACQUA
Una corretta manutenzione dell’impianto idrico prevede una verifica dei materiali utilizzati per la realizzazione delle tubature ed un controllo periodico per accertare eventuali accumuli di calcare, corrosioni (rilascio in acqua di ioni ferro o rame) o presenze di ristagni d’acqua.

RISCHIO AMIANTO
L’Amianto stato utilizzato fino agli anni ottanta per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni, ecc. La sua ormai accertata nocività per la salute ha determinato il divieto d’uso in molti Paesi.

LEGIONELLOSI
Nei condomini in cui la produzione di acqua calda sanitaria è di tipo “centralizzato”, con accumulo all’interno di serbatoi di grandi dimensioni che favoriscono il ristagno dell’acqua e la ricrescita del batterio, il rischio è maggiore rispetto a quelli in cui la produzione di acqua calda sanitaria avviene all’interno delle singole unità abitative, per esempio con caldaie murali. Esistono anche altri fattori che possono favorire la crescita di legionella negli impianti (ad es. le incrostazioni calcaree).

L’AMMINISTRATORE E IL SUO RUOLO

CONDIZIONI ACQUA
L’amministratore di condominio viene individuato quale responsabile della salubrità delle acque destinate al consumo umano. Ma come capire esattamente quali siano le sue responsabilità e quali siano le sanzioni o conseguenze penali in cui può incorrere? Il D.Lgs. 31/01 stabilisce che i requisiti di qualità (cioè di potabilità) delle acque destinate al consumo umano devono sussistere al punto d’uso, cioè dove l’acqua è resa disponibile per il consumo. La norma inoltre precisa che, mentre il gestore dell’acquedotto ha la responsabilità di garantire i requisiti di potabilità fino al punto di consegna (di regola il contatore), l’amministratore del condominio ha la responsabilità di garantire che i requisiti di potabilità siano mantenuti fino ai rubinetti (per meglio dire, che siano mantenuti lungo tutta la rete idrica condominiale).

AMIANTO
L’amministratore di condominio ha precise responsabilità per le parti condominiali comuni ma non per i singoli appartamenti, presso i quali può svolgere semplicemente un’azione di informazione e di sensibilizzazione. Gli obblighi a suo carico nel caso in cui siano presenti manufatti in cemento amianto (MCA) si configurano prevalentemente in attività quali:
– designazione di una figura responsabile con compiti di controllo e coordinamento (R.R.A.);
– definizione di censimento mappatura per la valutazione del rischio (per gli occupanti);
– attuazione delle corrette procedure di manutenzione e controllo;
– rispettare gli obblighi di legge applicabili nei cantieri di bonifica.

LEGIONELLOSI
L’amministratore di condominio è responsabile della realizzazione del «Protocollo di controllo del rischio Legionellosi», documento che deve contenere una “valutazione del rischio” con l’obiettivo di identificare tutti i fattori di pericolo del condominio e, in particolare, degli impianti idrici (come l’impianto centralizzato per la produzione di acqua calda sanitaria), e una “gestione del rischio” nella quale vengano definite le procedure per la manutenzione degli impianti idrici nonché quelle per i periodici controlli microbiologici dell’acqua erogata.

Il condominio non può essere fonte di pericolo per quanti vi abitano o svolgono un lavoro.
L’amministratore è la figura centrale della sicurezza, deve poter agire nell’interesse di tutti e dimostrare di non aver sottovalutato la prevenzione.

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